Come al solito scrivo solo raramente, il fatto è che bisognerebbe scrivere tutti i giorni per raccontare ciò che combinate voi due, nel brutto ma soprattutto nel bello. Sì, perché qualunque cosa possiate pensare ora, dei nostri battibecchi, che negli anni diventeranno litigi, quello che più rimane nel cuore dei genitori è il bello, quello che di bello fate, anche nelle cose semplici. Proprio di una cosa semplice mi sto accingendo a scrivere. Sto parlando di Elia e dei suoi preparativi per la Prima Comunione. Indubbiamente questa è una cosa a cui Elia da veramente molta importanza. Di solito è sempre estraneo a tutto, sembra un corpo esterno alla nostra famiglia tanto che per battuta Eva ed io diciamo sempre che la nostra famiglia è di 3+1. Questa volta è diverso. La Comunione la sente in maniera particolare, sta scegliendo le bomboniere, probabilmente solidali con “i bambini che stanno male di Telethon e a quelli che stanno male che non vedono,non sentono e non posso neanche camminare” (Lega del Filo d’Oro, ndr). Ha scelto gli invitati. La cosa che non mi aspettavo però è questa che sto per raccontare. Più per far stare tranquilla Fabiola, eravamo da Zara ed ho detto ad Elia “intanto che mamma ed Eva guardano un po’ di vestiti da donna, che ne dici di andare a vedere qualche vestito per te per la comunione?”
Non appena sei arrivato al reparto “ragazzi” sei rimasto folgorato da quel vestito classico, da mettere con la camicia, provato anche con la cravatta, ma il tuo sogno sarà metterci il papillon. Hai provato anche la giacca più moderna, ma solo per far contenti noi, ma è stato amore a prima vista. Non riesco a descrivere i tuoi occhi contenti nell’indossare quel vestito, la tua emozione nel dire che quel giorno è un giorno importante per te ed è per questo che dovrai essere vestito “come un damerino”…. posso dirti che io ho veramente riso tanto, ho riso nel vederti contento perché ero contento per te, ho riso perché ero contento nel vederti impegnato in quel modo in qualcosa, ho riso perché pensavo che tua mamma avrebbe preferito di gran lunga un altro tipo di abbigliamento ma, ed in questo tua sorella è uguale, hai un carattere così deciso che poco ti importa dei gusti “di mamma” … hahahahah… ma quanto ho riso Elia, soprattutto guardando la faccia di tua mamma !!!!
Bravo, così si cresce, un giorno alla volta, un passo alla volta, un errore alla volta, una risata alla volta, una lacrima alla volta, una decisione alla volta, un gioco alla volta, un po’ alla volta…
ciao
Papone…